di Gino Gallo
A Rivalta di Torino, di fronte alle ultime case del Villaggio Aurora, sulla sponda orografica destra del rio Garosso di Rivalta, (così chiamato per distinguerlo dal vicino rio Garosso di Rivoli), si trova un masso erratico di grandi dimensioni e di forma alquanto irregolare, che sporge due, tre metri dal terreno circostante.
I rivaltesi di un tempo non hanno mai indicato tale masso con un nome preciso, ma hanno usato il masso stesso per indicare l’appezzamento di terreno al fondo del quale si trova: ël camp dël Roc, il campo del pietrone.
Il terreno esposto a mezzanotte e in discreta pendenza, oltre che essere coltivato, è servito per il divertimento di tanti bambini e ragazzi rivaltesi che in caso di abbondanti nevicate vi hanno praticato discese con le slitte, i bob e gli sci.
Il masso è oggi invaso da rovi e acacie e quindi difficilmente individuabile, ma lo si può raggiungere abbastanza facilmente, partendo dalla stradina sterrata che costeggia il Garosso, scendendo a piedi per il breve tratto di carrareccia e quindi risalendo dopo aver attraversato il guado; lo stesso percorso che i contadini facevano un tempo per raggiungere ël camp dël Roc e altri terreni adiacenti.